La nostra storia
L’asilo di Colà è, dopo la Parrocchia, la realtà più antica di Colà, patrimonio storico e culturale dell’intera comunità. Nella prima pagina del libro dei verbali dell’Asilo di Colà si legge che il giorno 24 settembre del 1908 a Colà accade un fatto tutto particolare, ma importante.
1908

Alle ore 17 si radunano nella casa canonica invitati dal Parroco Don Giambattista Marai, alcuni ‘notabili’ del paese per un importante atto descritto nel registro dei verbali dell’asilo:
“Oggi 24 settembre 1908 alle ore 17, si adunano nella Casa Canonica di Colà, invitati dal Rev. Parroco D.G. Battista Marai” i Signori Benciolini  Ing. Carlo, Benello Carlo, Conte Antonio da Sacco, Carlo Guy e D. Giuseppe Fasoli. Il Parroco suddetto, quale proprietario ‘pro – tempore ‘ dell’Asilo Infantile, da anni esistente in Colà, notifica il motivo della riunione. 

Trattasi di provvedere, a datare dal p.v. 11 novembre e in seguito, alla vita e alla direzione dell’Asilo stesso, cessando a quell’epoca di venire amministrato dalla Nob. Famiglia dei C.ti Miniscalchi… In quel lontano giorno del 24 settembre del 1908 si è registrato che l’asilo c’era già, amministrato dalla famiglia dei Conti Miniscalchi e che la Parrocchia di San Giorgio aveva la proprietà pro tempore dell’edificio.

Col ritiro della Famiglia dei Conti Miniscalchi, nel verbale n° 2, che registra la seconda riunione del 29 settembre, il Comitato Provvisorio viene trasformato in Commissione Permanente ‘ pro asilo ‘, avendo come Presidente Benello Carlo e don Giuseppe Fasoli quale segretario – cassiere. La Commissione sarà affiancato nell’azione da una Commissione di Signore, sia abitanti che villeggianti. 

La prima retta mensile dei bambini a carico delle famiglie con pagamento anticipato è fissato a 30 centesimi (di lire). Questa fase, che possiamo dire preliminare, si è svolta e conclusa in un breve periodo di tempo, ossia dal 24 settembre al 21 ottobre del 1908. 

Si è riaperto un asilo che già esisteva in precedenza con il servizio da parte delle suore, con le quali si concludevano accordi economici, come la regolamentazione di norme igieniche.

1913-1950

In ogni istituzione la gestione economica è di primaria importanza ed anche nel nostro asilo i problemi non sono mai mancati. Le questioni economiche hanno inciso nella pacifica convivenza e nell’asilo vi è sempre stato il problema di quadrare il bilancio! Nel 1913 e 1914 si rende così necessaria, la sottoscrizione pubblica per la quale viene incaricato il Conte da Sacco. 

Si può così già evidenziare che il nostro asilo in quegli anni, era gestito da “privati” con aiuti pubblici e con la buona volontà delle famiglie, anzi dei capifamiglia, essendovi la consuetudine sia di svolgere attività che oggi chiamiamo di ‘volontariato’ per la manutenzione dello stabile, sia, di provvedere alla raccolta di fondi attraverso il “libro delle offerte” che nelle situazione di emergenza ‘girava’ per il Paese.

Durante la Prima Guerra Mondiale l'asilo non chiude, anzi si evidenzia proprio la necessità di tenerlo aperto "dato l'anno critico per la guerra europea che maggiormente fa sentite il bisogno di tenere aperto".

Nel dopo guerra, essendo previsto un contributo straordinario dallo Stato, si decide di dare la refezione scolastica ai bimbi e  di costruire un locale cucina addossato al fabbricato come pure delle banchine in pietra in cortile ed altri lavori urgenti.

Nel 1921 si decide di organizzare “pubblici intrattenimenti (rappresentazioni teatrali, pesca di beneficenza in autunno) e di far “girare il libro delle offerte”. Nella riunione del 1922 si dà un riconoscimento al Comitato delle Nobildonne che hanno organizzato la pesca miracolosa, raccogliendo la somma di L. 3.470,22 che copre il disavanzo dell’anno di quello prossimi.
Al 31.12.1926 appare per la prima volta il nome di Don Alessandro Vantini.

Il nuovo arciprete decide di “istituire nell’aula libera dell’asilo una scuola di lavoro per ragazze per dare ad esse il mezzo di onesto guadagno e preparale alla famiglia completando la loro educazione morale”. In quegli anni per la prima volta emerge la necessità di predisporre uno statuto per disciplinare le funzioni dell’asilo stesso. Le vicende degli anni della Seconda Guerra Mondiale riguardano come sempre i deficit di bilancio da coprire, ma ci sono anche le assenze di alcuni consiglieri, poiché impegnati al fronte, a volte senza che se ne abbiano notizie.

Don Vantini decedette il 2 Maggio del 1948.

1960

Alla fine degli anni ’50 la retta mensile è di L 1.000; si cominciano ristrutturazioni importanti (rifacimento dei pavimenti, e dei sanitari). Vengono date in uso ai bimbi le sedie a sdraio per il riposino meridiano. 

Gli anni ’60 sono il periodo della ripresa economica italiana ed anche l’asilo beneficia di questa situazione tant’è che non si verificano sbilanciamenti di cassa riguardo alla gestione ordinaria: si progettano rimodernamenti che vanno ad elevare la qualità del servizio, si acquista un frigorifero, si cambiano i banchi degli alunni, si decide di festeggiare un modo particolare Santa Lucia in modo particolare con un pranzo offerto ai bimbi.

Notizia importante è quella della chiusura della scuola per motivi sanitari essendosi verificati due casi di meningite (ottobre 1967). Su proposta dell’arciprete la refezione giornaliera diventa completa.

1970

Negli anni 70 esisteva un’unica sezione ed i bambini erano tutti insieme. Il 5 ottobre 1978 per la prima volta i genitori dei bambini, riuniti in assemblea, eleggono i loro rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione, nel quale compaiono per la prima volta i rappresentanti del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Tutti costoro eleggono come Presidente dell’asilo Fasoli Vincenzo che rimarrà nel Consiglio, anche con compiti operativi, per 25 anni. 

Nel maggio del 1978 emerge la necessità di aderire alla FISM, l’ente che raggruppa le scuole materne cattoliche; nel dicembre del 1980 si consolida il rapporto con la FISM che ha costituito una cooperativa, la quale si occupa della retribuzione del personale, assicurazioni obbligatorie, assistenza varia ecc. Si decide di mettere gli scuri alle finestre. Dal 1980 viene formata l’Assemblea dei Genitori che tuttavia si ritrovano raramente (1 o 2 volte all’anno) e le assemblee vengono riportate sul registro dei verbali del Consiglio.

1980

Nei primi anni 80 viene allargato il cancello d’ingresso per permettere al pulmino (scuolabus) di entrare nel cortile con maggiore sicurezza per i bimbi, inoltre viene rifatto un pezzo del muro di cinta che risultava pericolante. I lavori si concludono nel maggio 1982. Poi sono stati cambiati con lettini le sedie a sdraio che si chiudevano spesso causando qualche pericolo per i bambini. Nel gennaio 82 inizia il servizio del trasporto alunni con il pulmino Comunale. Anche negli anni 80 continua la quasi latitanza di contributo del Comune con la mancanza di aiuti di una Convenzione).

Succede in questi anni che il Personale rimane senza stipendio per alcuni mesi e non vengono versati i contributi assicurativi. Talvolta gli stipendi vengono pagati dal Presidente e dal Segretario in attesa dei contributi statali. Il 27 giugno 1987 le suore, dopo 80 anni di presenza, cessano il loro apostolato presso la Scuola Materna e lasciano la parrocchia di Colà con il vivo rammarico di tutta la popolazione. Il 09 marzo 1987 viene istituito un bando di concorso per l’assunzione della prima maestra laica e in seguito altre due insegnanti.

1990-Oggi

Nell’ottobre del 90 finalmente l’assemblea dei genitori comincia a funzionare e così vengono a far parte del Consiglio della scuola tre rappresentanti dei genitori. Dopo un periodo di grave crisi di sussistenza della scuola materna, nel 1990 finalmente viene stipulata la Convenzione tra Comune e la Scuola Materna. Prevede che il Comune elargisca il 70% sulle spese per il Personale e l’80% per le spese di riscaldamento.

Per i mesi invernali del 91-92 vengono organizzati degli incontri di formazione per i genitori e aperti anche a tutta la popolazione. L’Assemblea dei genitori continua a riunirsi facendo proposte di iniziative. A partire dal 1994 su richiesta dell’Assemblea dei genitori, viene fatta la festa del bambino con Santa Messa al mattino e recita, giochi e rinfresco al pomeriggio nel parco giochi in località Madonna. Il Consiglio di Amm.ne ed anche il Parroco lodano la buona riuscita della festa e la disponibilità e coesione che esistono fra i genitori.

Nel 97 si mettono a punto le regole per la prevenzione sugli infortuni e sicurezza degli impianti in base alla legge 626, e vengono messi a norma alcuni spazi della casa come la cucina, le porte antipanico, l'adeguamento dei bagni e la necessità di costruire una scala esterna che serva come via di fuga.

 Durante i mesi di agosto e settembre 2000 viene fatta la ristrutturazione della scuola, che consiste nel mettere a norma tutto il fabbricato. E il 19 novembre 2000 viene fatta una bella inaugurazione della scuola rimessa a nuovo. Nel maggio 2002, alla presenza del consiglio di Amm.ne, dei rappresentanti l’assemblea dei genitori e di altri genitori, viene presentato il nuovo statuto e regolamento della Scuola Materna di Colà che viene denominata “ASSOCIAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA SAN GIORGIO MARTIRE”.

L’impostazione è che l’associazione coinvolga tutto il paese di Colà e che possa risultare sempre una realtà concreta. Vengono nominati d’ufficio soci della scuola dei benefattori di vecchia data che danno ogni anno. Citiamo la Fam. Leoncini, I’ Ass.ne Gens Claudia, le Acli, il gruppo podistico “Le Sgalmare”. Nell’ottobre  2009 viene posta la prima pietra del nuovo edificio comunale che verrà messo a disposizione per le attività didattiche della scuola dell’Infanzia.